Jagger LeCoultre
Le prime notizie sulla famiglia LeCoultre in Svizzera risalgono al sedicesimo secolo, quando Pierre LeCoultre (1530 circa – 1600 circa), ugonotto francese, abbandonò Lisy-sur-Ourcq, in Francia, per sfuggire alle persecuzioni religiose, e si rifugiò a Ginevra. Nel 1558 ottenne lo status di “abitante”, ma l'anno seguente lasciò la città per acquistare un appezzamento di terreno nella Vallée de Joux. Con il tempo si formò una piccola comunità e nel 1612 il figlio di Pierre LeCoultre vi costruì una chiesa, fondando così il villaggio di Le Sentier, dove ancora oggi si trova la Manifattura dell'azienda.
La Manifattura Nel 1833, in seguito all'invenzione di una macchina per tagliare e realizzare i pignoni degli orologi dall'acciaio, Antoine LeCoultre (1803-1881) aprì un piccolo atelier orologiero a Le Sentier, dove mise a frutto le sue capacità orologiere per creare segnatempo di alta qualità. Nel 1844 inventò lo strumento di misurazione più preciso al mondo, il Milionometro e nel 1847 creò un sistema che non necessitava di chiavi per caricare e impostare gli orologi. Quattro anni dopo ricevette una medaglia d'oro per l'impegno dedicato alla precisione e la meccanizzazione dei segnatempo alla prima Esposizione Universale a Londra.
Nel 1866, in un'epoca in cui le abilità orologiere erano distribuite fra centinaia di piccoli atelier Antoine e suo figlio, Elie LeCoultre (1842-1917), fondarono la prima manifattura a tutti gli effetti della Vallée de Joux, LeCoultre & Cie., riunendo tutte le competenze dei loro dipendenti sotto un unico tetto. Con questa impostazione, nel 1870 crearono i primi processi produttivi parzialmente meccanizzati per movimenti con complicazioni.
Nello stesso anno, la Manifattura assunse 500 persone. Divenne nota come la “Grande Maison della Vallée de Joux” e all'inizio del ventesimo secolo aveva già creato oltre 350 calibri differenti, 128 dei quali erano dotati di funzioni cronografo e 99 di meccanismi di ripetizione. A partire dal 1902, e per i 30 anni successivi, LeCoultre & Cie. produsse la maggior parte degli sbozzi (o ébauches) per Patek Philippe di Ginevra.
Jaeger-LeCoultre Nel 1903 Edmond Jaeger (1858-1922), orologiaio parigino che lavorava per la Marine nationale francese, propose ai produttori svizzeri di realizzare e produrre i movimenti ultrasottili da lui inventati.
Jacques-David LeCoultre (1875-1948), nipote di Antoine, responsabile della produzione alla LeCoultre & Cie., raccolse la sfida e creò una collezione di orologi da tasca ultrasottili, fra cui il più sottile al mondo nel 1907, dotato di Calibro LeCoulte, In quello stesso anno, il gioielliere francese Cartier, uno dei clienti di Jaeger, firmò un contratto con l'orologiaio parigino in base al quale per quindici anni tutti i movimenti Jaeger sarebbero stati prodotti in esclusiva per Cartier.
Nel 1937 la collaborazione fra Jaeger e LeCoultre diede origine al nuovo nome ufficiale dell'azienda: Jaeger-LeCoultre. Tuttavia, dal 1932 fino al 1985 circa, gli orologi in America del Nord furono venduti con il nome LeCoultre, dopodiché il nome Jaeger-LeCoultre fu adottato in tutto il mondo. Secondo gli archivi della manifattura, l'ultimo movimento utilizzato in un orologio americano LeCoultre fu spedito da Le Sentier nel 1976.
Alcuni collezionisti e rivenditori male informati hanno erroneamente dichiarato che la LeCoultre americana non è affiliata alla Jaeger-LeCoultre svizzera. La confusione deriva dal periodo degli anni cinquanta, quando il distributore americano degli orologi LeCoultre era il Gruppo Longines-Wittnauer, responsabile anche della distribuzione degli orologi Vacheron Constantin. I collezionisti hanno confuso questo canale di distribuzione con la manifattura degli orologi. Secondo l'appassionato di Jaeger-LeCoultre Zaf Basha, il "Galaxy", un misterioso orologio di alta gamma con quadrante in diamanti, sarebbe una collaborazione fra Vacheron Constantin e LeCoultre per il mercato americano. Sul davanti compare la dicitura “LeCoultre”, mentre sulla cassa è impresso il nome “Vacheron Constantin —
1931- Nascita di una leggenda L'orologio Reverso è nato dalla sfida lanciata da alcuni ufficiali britannici di stanza in India: creare un orologio capace di resistere ai violenti urti di una partita di polo. Più che un orologio sportivo, il Reverso è un grande classico dell'Art Déco, di cui riassume tutti gli elementi: spirito universale, linearità estetica, fabbricazione artigianale e ricercatezza.
|
|